Luca Castelli - LA MUSICA LIBERATA - la recensione

Recensione del 21 set 2009

Siamo fortunati, dice l'autore in apertura di questo libro, perché stiamo assistendo ad una "rivoluzione". Che è ovviamente quella della musica digitale.
Luca Castelli - giornalista, blogger e collaboratore di varie testate - la racconta in modo piacevole e informato, dagli esordi di Napster ad oggi. Come il titolo lascia intuire, l'idea di fondo che guida volume non è lontana da quella di molti teorici e "futuristi", ovvero che tutto quello che sta succedendo non farà altro che far bene alla musica, oltre che al pubblico.

Una tesi diffusa, se vogliamo anche un po' discutibile, come l'idea stessa di "Rivoluzione digitale", messa in discussione da molti studiosi; ma non è una segnalazione di un libro il luogo per affrontare una questione che non riguarda solo la musica, e che si rivelerebbe troppo complessa.
Consci di questa premessa, "La musica liberata" è un libro interessante da leggere, per gettare un occhio storico e sistematico ad un fenomeno che, comunque lo si voglia intepretare, ha cambiato le abitudini di chi fa e ascolta musica.

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