Manuela Furnari - PRIMA LA MUSICA - la recensione
Recensione del
01 set 2009
Ventinove euro? Caspita! E’ pur vero che l’autrice, astigiana, ha goduto “di una situazione straordinariamente insolita, la possibilità di indagare com’è fatta una canzone confrontandosi direttamente con Paolo Conte”: ma questo privilegio vien fatto pagare piuttosto caro, al lettore. Soprattutto se il lettore cerca nel libro quel che nel libro non c’è: cioè, ad esempio, una biografia “autorizzata” dallo schivo cantautore. Né il titolo mette sull’avviso, né lo fa la quarta di copertina, né lo fa esplicitamente la bandella - che anzi, pudicamente (o furbescamente) tace, nella breve biografia dell’autrice, che la tesi con cui ella si è laureata in lettere e filosofia non è “sulla popular music” - così, in generale - ma, più precisamente, su Paolo Conte. Già, perché questo libro è, in fondo, l’ampliamento di quella tesi: con dei “di più”, s’intende, ma il nocciolo resta quello. E cioè l’analisi musicale, anzi musicologica, di alcune canzoni di Conte.
Roba spessa, roba seria, roba che noi masticatori di musica leggera non possiamo capire, né forse apprezzare. E’ per questo che vi avviso: sappiate che i 29 euro possono valere la spesa, ma solo se siete gente seria e colta e preparata. O se siete dei completisti contiani. Altrimenti, rimpiangerete di averli cacciati di tasca.
(fz)