Victor Bockris - TRANSFORMER – LA VITA DI LOU REED - la recensione

Recensione del 24 lug 2007

“Lou Reed è la persona che ha dato dignità, poesia e una sfumatura di rock, all’eroina, allo speed, all’omosessualità, al sadomasochismo, all’omicidio, alla misoginia, all’imbranataggine e al suicidio”. Così Lester Bangs, il noto critico musicale americano, definì la figura di Lewis Alan Reed, uno degli artisti più influenti e trasformisti della storia del rock.

Nel quarantennale della pubblicazione del primo lavoro del musicista newyorkese con i Velvet Underground (“Velvet Underground & Nico”), ecco “Transformer – La vita di Lou Reed”, un volume che ricostruisce le vicissitudini e la storia dell'artista newyorchese.
Sulla scorta di interviste allo stesso artista ed ai suoi più illustri contemporanei (dal suo mentore Andy Warhol, ai compagni d’avventura John Cale e Maureen Tucker), l’autore disegna il ritratto di un vero personaggio, un disegno complesso ed irriverente proprio come il suo soggetto. Ecco la giovinezza e la maturità, passando per la Factory di Warhol, i Velvet Underground, l’inizio della carriera solista e album come “Transformer” e “Berlin”, le collaborazioni con David Bowie e, soprattutto, canzoni memorabili come “Heroin” e “Walk on the wild side”, episodi che per la prima volta toccarono argomenti scabrosi, e fino a quel momento inconfrontabili come la tossicodipendenza e l’omosessualità, aprendo la strada a decine di band postume.
“Transformer” è completato da una dettagliata ed aggiornata discografia e da una postfazione di Riccardo Duranti.
Victor Bockris, collaboratore di Warhol e amico storico di Lou Reed, ha scritto biografie dei Velvet Underground, Keith Richards e Patti Smith ed un volume sullo scrittore beat William Burroughs.

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