Autori Vari - NON SONO IO IL PRINCIPE AZZURRO - la recensione

Recensione del 26 feb 2007

Luigi Tenco è stato uno dei personaggi più atipici e allo stesso tempo fondamentali del panorama musicale italiano degli anni Sessanta. La sua controversia l’ha dimostrata fino all’estremo con il tragico gesto al Festival di Sanremo del 1967, dove il cantautore genovese decise di togliersi la vita.

A Luigi Tenco viene attribuito il merito di aver scritto canzoni imprescindibili per la storia della musica italiana e anche per le generazioni a venire che, ancora oggi, prendono ispirazione dalla sua opera per le loro composizioni.
“Non sono io il principe azzurro” è un’antologia insolita nella quale brani celebri e meno noti dell’artista genovese vengono riletti in forma di racconto da sette musicisti del recente panorama musicale italiano. Ecco così Francesco Gazzè (poeta e paroliere del fratello Max) con un racconto ispirato da “Tu non hai capito niente”, il cantautore bresciano Riccardo Maffoni da “Vedrai vedrai”, Diego Galeri dei Miura (ex batterista dei Timoria) da “Una vita inutile”, il cantautore torinese Stefano Giaccone (ex Franti) da “Isy”, Gigi Giancursi dei Perturbazione da “Se qualcuno ti dirà”, il cantautore e leader degli Estra Giulio Casale da “Ciao amore, ciao” e l’ex tastierista dei Timoria Enrico Ghedi da “Vedrai che cambierai”.
“Non sono io il principe azzurro”, con i suoi racconti brevi e godibili, è un modo nuovo e insolito di rendere tributo ad una delle anime più fragili della storia della musica italiana.


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