Il libro è dedicato alla musica digitale, ed è un interessante testo in un campo che in Italia ha una bibliografia ancora troppo scarsa, nonostante l'attualità del tema. I due sostengono che la musica appartiene alla gente, e che il suo futuro “liquido” sarà deciso dal basso, dalle comunità di appassionati e consumatori, e non dalle multinazionali discografiche che si arrogano la proprietà di qualcosa che è di tutti, come l’acqua.
Il mercato musicale è tutt'altro che in crisi, sono in crisi semplicemente le industrie discogafiche che si arrogano il diritto esclusivo di controllarlo, dicono i due.
L’analisi di Kuser e Leonhard è puntuale e suggestiva, pur con i suoi toni un po’ profetici più che scientifici. Meritevole l'idea di pubblicarlo in Italia (anche se non avrebbe fatto male un po' più di cura nella traduzione e nell'edizione – con qualche refuso di troppo). L'introduzione a questa edizione è firmata da Gianluca Dettori, già fondatore di Vitaminic.