L’autore racconta la vita di Smith dalla difficile infanzia in Texas, il trasferimento a Portland dove inizia la sua carriera come cantante/chitarrista degli Heatmiser, i primi brani da solista con l’album “Roman Candle”, la collaborazione con il regista Gus Van Sant per il film “Will Hunting – Genio ribelle” per il quale Smith ricevette una nomination all’Oscar con il brano “Miss Misery”, i problemi esistenziali, l’alcool, le droghe, l’anima fragile e debole di Elliott, che (probabilmente) lui stesso ha deciso di spezzare con una coltellata letale. Nell’epilogo Nugent traccia una personale visione della figura di Smith e sulla gestione da parte dei suoi familiari dell’album postumo “From a basement to the hill”.
Benjamin Nugent - ELLIOTT SMITH E IL GRANDE NULLA - la recensione
Recensione del 02 ago 2005
Il 21 ottobre del 2003 scompariva all’età di 35 anni Elliott Smith, uno dei cantautori più brillanti dell’ultimo decennio. Una coltellata al petto mise fine alla giovane e tormentata vita di Elliott. E proprio per raccontare le inquietudini e la musica dell’artista di Dallas, nasce “Elliott Smith e il grande nulla” a cura di Benjamin Nugent.
L’autore racconta la vita di Smith dalla difficile infanzia in Texas, il trasferimento a Portland dove inizia la sua carriera come cantante/chitarrista degli Heatmiser, i primi brani da solista con l’album “Roman Candle”, la collaborazione con il regista Gus Van Sant per il film “Will Hunting – Genio ribelle” per il quale Smith ricevette una nomination all’Oscar con il brano “Miss Misery”, i problemi esistenziali, l’alcool, le droghe, l’anima fragile e debole di Elliott, che (probabilmente) lui stesso ha deciso di spezzare con una coltellata letale. Nell’epilogo Nugent traccia una personale visione della figura di Smith e sulla gestione da parte dei suoi familiari dell’album postumo “From a basement to the hill”.
L’autore racconta la vita di Smith dalla difficile infanzia in Texas, il trasferimento a Portland dove inizia la sua carriera come cantante/chitarrista degli Heatmiser, i primi brani da solista con l’album “Roman Candle”, la collaborazione con il regista Gus Van Sant per il film “Will Hunting – Genio ribelle” per il quale Smith ricevette una nomination all’Oscar con il brano “Miss Misery”, i problemi esistenziali, l’alcool, le droghe, l’anima fragile e debole di Elliott, che (probabilmente) lui stesso ha deciso di spezzare con una coltellata letale. Nell’epilogo Nugent traccia una personale visione della figura di Smith e sulla gestione da parte dei suoi familiari dell’album postumo “From a basement to the hill”.