Paolo Grugni - LET IT BE - la recensione

Recensione del 21 dic 2004

Un libro intitolato come una canzone dei Beatles e nel quale “serial killer e detective hanno una sola cosa in comune” (appunto i Quattro di Liverpool) corre un grosso rischio: scontentare i fans dei Fab Four e lasciare indifferenti tutti gli altri. Grugni evita abilmente l’ostacolo, perché i riferimenti strettamente musicali contenuti nel suo thriller sono puntuali e precisi (li abbiamo verificati con attenzione) e perché la narrazione è coinvolgente, a tratti avvincente, e ben scandita in capitoli brevi e serrati. Semmai è il meccanismo degli indizi discografici disseminati ad arte a rivelarsi un po’ macchinoso: ma tant’è, ti lasci prendere dalla trama e non badi più di tanto a certe forzature. E il libro si legge velocemente e con piacere.

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