Pregevole anche la sezione “Appendici” – il “lato B” del volume – che comprende capitoli curiosi (tutte le canzoni che hanno nel titolo il nome di un mese dell’anno: stravince maggio; i famosi litigi fra cantanti; un elenco esaustivo dei “musicarelli”, ovvero i film interpretati da cantanti o ispirati a canzoni di successi; i vincitori di tutti i Festival di Sanremo...). Un cenno anche per la copertina, non proprio originale ma accattivante, che rielabora per l’ennesima volta (in chiave nostrana) la mitica busta di “Sgt. Pepper’s...” dei Beatles, e connota anche visivamente un’opera più di consultazione che di lettura, comunque indispensabile per gli addetti ai lavori e gli appassionati della canzone italiana.
Dario Salvatori - DIZIONARIO DELLE CANZONI ITALIANE - la recensione
Recensione del 06 nov 2001
Quel simpatico pazzoide di Dario Salvatori continua a coltivare la propria vocazione di archivista-divulgatore già esplicata in diversi lavori (i più recenti: “Sanremo 50” e “40 anni di hit parade in Italia”) con questo ponderoso tomo dal prezzo decisamente accattivante, che raccoglie schede storiche, informative e critiche – arricchite spesso anche da curiosità e aneddoti – su oltre 1500 canzoni italiane, da “Abat-jour” a “Zum zum zum”. Un lavoro certosino e maniacale, che proprio per questo risulta al tempo stesso impressionante dal punto di vista della quantità dei dati e (a volte) non condivisibile dal punto di vista della scelta delle canzoni: sicuramente ognuno di noi ci troverà canzoni a proprio avviso non meritevoli di segnalazione, e non ce ne troverà altre che sono nella sua memoria per le più svariate ragioni. Ma al 98% - e badate che è una percentuale altissima – le canzoni che “davvero” hanno avuto uno spazio nella storia, nella cronaca e nelle classifiche ci sono tutte. E ricordarne o scoprirne l’esistenza, le caratteristiche, l’epoca di diffusione è divertente e interessante, oltre che piacevolmente malinconico.
Pregevole anche la sezione “Appendici” – il “lato B” del volume – che comprende capitoli curiosi (tutte le canzoni che hanno nel titolo il nome di un mese dell’anno: stravince maggio; i famosi litigi fra cantanti; un elenco esaustivo dei “musicarelli”, ovvero i film interpretati da cantanti o ispirati a canzoni di successi; i vincitori di tutti i Festival di Sanremo...). Un cenno anche per la copertina, non proprio originale ma accattivante, che rielabora per l’ennesima volta (in chiave nostrana) la mitica busta di “Sgt. Pepper’s...” dei Beatles, e connota anche visivamente un’opera più di consultazione che di lettura, comunque indispensabile per gli addetti ai lavori e gli appassionati della canzone italiana.
Pregevole anche la sezione “Appendici” – il “lato B” del volume – che comprende capitoli curiosi (tutte le canzoni che hanno nel titolo il nome di un mese dell’anno: stravince maggio; i famosi litigi fra cantanti; un elenco esaustivo dei “musicarelli”, ovvero i film interpretati da cantanti o ispirati a canzoni di successi; i vincitori di tutti i Festival di Sanremo...). Un cenno anche per la copertina, non proprio originale ma accattivante, che rielabora per l’ennesima volta (in chiave nostrana) la mitica busta di “Sgt. Pepper’s...” dei Beatles, e connota anche visivamente un’opera più di consultazione che di lettura, comunque indispensabile per gli addetti ai lavori e gli appassionati della canzone italiana.