Greil Marcus - MYSTERY TRAIN - la recensione

Recensione del 02 mag 2001

Generalmente considerato il libro più importante che sia mai stato scritto sulla musica rock riscuotendo un coro generale di consensi, “Mystery train” di Greil Marcus vede oggi una ripubblicazione in occasione dei suoi 25 anni (la prima edizione è del 1975).

Più che un libro che parla di musica questo volume è una sorta di trattato di sociologia, di letteratura e perché no, di antropologia che ruota attorno alla storia del rock. Del rock più puro, del rock delle origini, di Harmonica Frank e Elvis Presley. Seguendo uno schema cronologico il libro è idealmente diviso in tre parti: gli antenati,gli eredi e note e discografie, il tutto seguito da un’appendice nella quale si ritrova un’intervista all’autore che spiega la genesi dell’opera e i motivi di certe sue scelte e affermazioni.
Forse di non facile approccio iniziale per chi certi nomi li ha sentiti più volte citare, ma non li conosce “da vicino”, le sue pagine sono comunque una piacevole lettura che riesce in ogni caso a trasmettere il senso di libertà applicato alla musica di Harmonica Frank o la grandezza di Elvis ricercata e scoperta non solo nella musica fine a se stessa, ma nel personaggio: “La versione del sogno americano è lo spettacolo di Elvis; è continuamente spazzata via, affinché contenga sempre più storia, sempre più gente, sempre più musica, sempre più speranze...questa è l’America quando si è distanziata da sé stessa, l’ultimo inganno di Elvis sta in tutta la sua stravaganza e in tutta la sua vuotezza”.

Per chi invece è cresciuto a pane e Rock’n’roll le sue pagine mettono una gran voglia di riascoltare brani che crediamo di conoscere alla perfezione per scoprirne una nuova lettura, una nuova interpretazione e capire che “il disco non dice bugie”.
Bello, molto ricco e per questo degno di una nota particolare il capito dedicato al Re, a Elvis.
Per chi non è particolarmente ferrato in materia potrebbe essere utile fare invece il percorso inverso, ossia partire con la lettura delle note e discografice, che in modo schematico, ma ben approfondito ripercorrono la vita e la discografia degli artisti citati contestualizzandoli storicamente e socialmente.
Nella versione italiana, tradotta da Paolo Vites, molto curate le note di ogni capitolo in cui, spesso, si fa luce su eventi o personaggi, non comunemente noti nel vecchio continente.

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