Il libro si snoda attorno ad una domanda fondamentale: come fa un musicista a trovarsi in compagnia dei più eminenti rappresentati della politica, come Che Guevara, Pancho Villa, Martin Luther King nel “calendario de la raza” presso il Dipartimento di studi “la raza” dell’ Università Statale di San Francisco?
E così si cerca di capire come un chitarrista sia riuscito a dare così tanto, non solo al suo popolo, ma all’umanità attraverso la sua vita, dalla nascita (secondo la leggenda avvenuta in viaggio) ad oggi.
E’ quindi una biografia ufficiale che racconta la sua giovinezza nella cornice colorata del Messico, il rapporto con il padre - anche lui musicista - che gli ha trasmesso la cultura mariachi e la sua vita affettiva; Un libro che, naturalmente, pone un occhio di riguardo allo sviluppo artistico. E così si viene trasportati da Tijuana ai locali del Mission District di San Francisco, da Woodstock fino al trionfale concerto del 21 marzo 1992 sempre a Tijuana, passando per incontri e collaborazioni con i grandi della storia del rock, del jazz e del blues.
Il tutto ben contestualizzato nelle descrizioni storico-politiche e sociali. Un occhio di riguardo viene dato poi all’analisi, oltre che di tutta la sua produzione, album per album, delle sue canzoni più famose.
Nel complesso, è una lettura piacevole che riesce ad andare al di là dell’aspetto musicale, presentandoci innanzitutto un uomo, anche se “corpo unico” con la sua chitarra.
Simon Leng - SANTANA, LA VERA STORIA DI UNA LEGGENDA DEL ROCK - la recensione
Recensione del 24 apr 2001