Ernesto De Pascale - IL ROCK & ROLL IN ITALIA - la recensione

Recensione del 20 mar 2001

“Avventure giovanili nate più per caso o per balordaggine che per una sana spinta rivoluzionaria”. Questo è il commento più diffuso che viene agli occhi leggendo i quotidiani italiani degli anni che questo volume tratta, come premette lo stesso autore nell’introduzione. E in effetti, dalla lettura di questa raccolta cronologica suddivisa tra articoli di giornale, eventi e testimonianze dal 1956 al 1960, emerge la volontà dei primi teddy boys nostrani di buttare in quel minestrone chiamato rock & roll tutta la cultura popolare del momento e l’arte di arrangiarsi che ci stava rendendo tanto simpatici e noti nel mondo.

“Eravamo tutti dei gran sfigati ma con un potenziale pazzesco: qualcuno riuscì a sfondare, qualcuno scomparve, uno solo ci rimise le penne” , ossia Fred Buscaglione che il 3 febbraio 1960 con la sua Thunderbird rosa diede fine alla sua vita ed anche alle pagine di questo libro.
A più di quarant’anni di distanza, l’idea dell’autore è quella di raccontare cronologicamente i fatti raccogliendo e riordinando date, dati e informazioni dai diretti interessati allo scopo di far emergere lo spirito incosciente di allora, lontano da speculazioni e pagine di critica. Tale finalità può considerarsi raggiunta grazie alla presenza di notizie e foto, anche inedite, dei principali protagonisti (Celentano, Gaber, Iannacci fra gli altri), le cui storie e discografie sono elencate in una breve appendice finale.

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