Maurizio Macale - PINO DANIELE: UN UOMO IN BLUES - la recensione

Recensione del 13 mar 2001

Emozioni, semplicemente emozioni di un perfetto “Mascalzone latino”, nato a Napoli nel 1955, che rappresenta da un quarto di secolo – in quella sua tipica fusione e “contaminazione” di tradizione e modernità – il portavoce delle aspirazioni, delle gioie e dei dolori dei ragazzi di una città che, accanto al sole e il mare, ha visto da secoli avvicendarsi i detentori del potere senza che le condizioni del luogo fossero migliorate.

E’ questa l’asse portante di un’opera didascalica dedicata all’artista napoletano, la cui vita e carriera musicale vengono analizzate attraverso i testi dei vari album succedutisi dal 1977 a oggi.
Il ritratto che emerge è quello di un “cittadino del mondo” fortemente legato alle sue radici, che con una musica di ispirazione mediterranea riesce, grazie agli influssi del blues, del rock, del rhythm’n’blues e del jazz, a fare di Napoli, con le sue speranza e le sue contraddizioni, un luogo universale e al tempo stesso unico: “Io non sarei esistito come artista se non fossi nato a Napoli” ecco come Pino Daniele ribadisce il suo stretto rapporto con la città. Ma Napoli, grazie alle sue canzoni, si apre al mondo (almeno musicalmente) e diventa, come per magia, “Medina” e lo fa in modo naturale, come se la fusione dei ritmi, delle sensazioni e dei profumi africani-mediterranei-partenopei fosse l’unica via, l’unico futuro possibile. E così il cantautore diventa sempre più caposcuola ed espressione di una nuova realtà della scena musicale partenopea che ha come punto di forza non solo il sole, il mare e l’ amore, ma prima di tutto il mondo e le idee.

Vai alle recensioni di Rockol

rockol.it

Rockol.com s.r.l. - P.IVA: 12954150152
© 2025 Riproduzione riservata. Rockol.com S.r.l.
Privacy policy

Rock Online Italia è una testata registrata presso il Tribunale di Milano: Aut. n° 33 del 22 gennaio 1996