Maurizio Macale - GIANLUCA GRIGNANI - la recensione

Recensione del 06 mar 2001

Sono le liriche, analizzate con attenzione, a fare da filo conduttore in questo percorso scandito dagli album pubblicati, che ci porta a conoscere da vicino Gianluca Grignani, giovane cantautore ormai al successo da più di sei anni.

“E’ come se ogni mia canzone fosse una richiesta di calore e di affetto”, bisogna sempre tener presente questa dichiarazione dell’artista milanese (che non a caso apre il libro) per muoversi attraverso l’excursus temporale e discografico che ci presenta Grignani come un ragazzo letteralmente innamorato della musica e che ha fatto tesoro delle lezioni di chi lo ha preceduto, dai Beatles a Lucio Battisti fino a Vasco Rossi.
Importanza viene data anche al risvolto autobiografico nei testi delle canzoni, troppo spesso, secondo l’autore, trascurato dalla critica: “non certamente nel senso che i fatti della vita privata e sentimentale…confluiscono tout court, pure per il tramite di una indispensabile trasfigurazione artistica”. Ed infatti dal pop melodioso di “Destinazione paradiso” che l’ ha consacrato, si passa al rock de “La fabbrica di plastica” per poi tornare, passando per “Campi di popcorn”, con l’ultimo “Sdraiato su una nuvola” alla indiscutibile vena melodica rivisitata e corretta.
Una breve guida, ,quindi all’analisi dell’evoluzione di un successo che, come quella personale, secondo Maurizio Macale, è destinata a continuare a crescere.

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