Ventra - STUPIDE PAROLE - la recensione
Recensione del 16 mag 2000
Di concorsi per giovani band e gruppi esordienti in Italia ce ne sono
parecchi, e spesso sfornano anche interessanti novità, vedi per esempio il
gruppo trentino dei C.O.D. D'altronde, il palco dei concorsi rimane - per i
musicisti che non possano contare su qualche buona amicizia e non abbiano la
fortuna di abitare in una città musicalmente "interessante" - uno dei pochi
luoghi in cui far sentire le proprie proposte. Le Ventra, un gruppo tutto al
femminile formato da Daniela Campi (voce e chitarra), Antonella Morrone
(basso) e Elisa Pilotti (batteria), vengono da questa trafila, nel senso che
di loro si è iniziato a parlare dopo la vittoria alla scorsa edizione del
concorso Axe for Music, con il brano "Fragile". E' grazie al concorso Axe
che le tre Ventra sono arrivate a realizzare questo Cd singolo che, in
attesa di un loro album, ci permette un assaggio del loro sound. "Stupide
parole", il primo dei due brani inclusi, rivela una decisa vena rock, dai
suoni duri e arrabbiati, senza rinunciare tuttavia a una certa
orecchiabilità, complice anche un testo piuttosto semplice. "Fragile", il
brano che le ha portate alla ribalta dell'Axe for Music, è più articolato e
meno immediato, con un pizzico più di elettronica, anche se il marchio di
base rimane lo stesso, con la chitarra che irrompe con la sua durezza a
spezzare i momenti in cui protagonisti sono voce, batteria e basso. Anche in
questo caso, il testo è piuttosto ridotto all'osso e punta molto sulla
reiterazione. E sono forse i testi il punto debole delle Ventra, perché
rispetto al suono pieno, potente della band, un po' stonano le liriche
minimaliste tipo "Sei seduto lì immobile con lo sguardo stile fragile,
rischi di essere insensibile". Le Ventra sono comunque un trio con grinta e con un sound interessante - anche se forse
un po' troppo vicino ai modelli di riferimento - che lascia ben sperare per
il prossimo debutto sulla distanza dell’album.