Silvano Marini - IL COLORE DEL BLUES? BLACK AND WHITE - la recensione
Recensione del 08 mar 2000
Un vero e proprio viaggio nel mondo del blues tracciato seguendo le vicende dei suoi protagonisti, raccontati in schede biografiche ed artistiche veloci e funzionali: si parte con la spiegazione di cos’è il blues, se ne traccia una geografia degli stili e poi via, la parola passa ai protagonisti. I padri fondatori in primis, da Leadbelly a John Lee Hooker, da Robert Johnson a T-bone Walker. Poi arriva la seconda ondata (Luther Allison, Jimi Hendrix, Jimmy Whiterspoon), le nuove generazioni (Robert Cray, Keb’Mo’, Alvin Youngblood), le signore in blues (Etta James, Janis Joplin, Dinah Washington), e poi – in omaggio al titolo del libro che, pur distinguendo, non preclude il genere ai bianchi – arrivano Charlie Musselwhite, Mike Bloomfield, Rory Gallagher, George Thorogood, Stevie Ray Vaughan. Insomma, un compendio voluminoso ed accessibile nella lettura, 500 pagine e passa per altrettante biografie di artisti e panoramiche sui cosiddetti artisti minori, lasciando sempre indicazioni discografiche e bibliografiche per chi abbia intenzione di approfondire l’argomento. Un po’ povera, forse, l’idea di illustrare il libro con ritratti disegnati dei protagonisti, ma d’altra parte, trionfando sul libro l’espressione ‘black and white’, niente avrebbe potuto rappresentarla meglio di schizzi in bianco e nero.