Nino Di Franco - PER ELISA - STORIE, VISIONI E FANTASIE - la recensione
Recensione del 29 dic 1999
«Da anni non covavo questo libro. E’ successo tutto all’improvviso, è esplosa questa vocalist straordinaria, che risponde al nome di Elisa Toffoli, in arte Elisa, la quale ha cominciato subito a fare quello che sa fare, cioè cantare; io scoprendola sono stato preso da quella sorta di ‘malattia creativa’ di cui furono affetti, modestamente, Freud, Nietzsche e Alessandro Manzoni». Con tutto il rispetto, l’incipit è disastroso: passi pure l’errore di grammatica (affetti ‘da’ una malattia creativa, non ‘di’ una malattia creativa), ma il fatto stesso che uno sia affetto da una ‘malattia creativa’ dopo aver ascoltato la pur brava Elisa desta qualche preoccupazione (lo sappiamo che c'è dell'ironia dietro, però, insomma, non è detto che basti...). Inoltre, sfogliandolo e leggendone delle parti più o meno estese, si percepisce un qualcosa di
fetish
aleggiare sul volumetto, un feeling ‘morboso’ che fa pensare a un antico precedente editoriale: il libro che Barbara Alberti scrisse su Gianna Nannini (ma in realtà
per
Gianna Nannini) sublimando più o meno in questo modo l’attrazione che provava nei suoi confronti (e suscitando un po’ di fastidio nell’artista senese). Questo è chiaramente il libro di un fan, e – ancora una volta, con tutto il rispetto – è difficile che libri di questo tipo riescano a comunicare qualcosa di condivisibile al di fuori della stretta cerchia di fans altrettanto radicali. L’impressione è che l’Arcana l’abbia pubblicato per colmare in qualche modo un buco editoriale che probabilmente c’è – d’altra parte la simpatica artista friulana ha venduto centinaia di migliaia di copie del suo album, per cui se tanto mi dà tanto, magari qualcuno compra anche il libro… - senza preoccuparsi più di tanto del suo contenuto. Storie, visioni e fantasie hanno ad oggetto Elisa e vanno lette più come una sequenza di momenti onirico-letterari che come una sorta di ricostruzione della sua storia. Si tratta piuttosto di variazioni ispirate dalla musica e dalla fuggente aura dell’artista. Insomma, fans di Elisa, se trascrivete le sue frasi sul quaderno e passate la vita a crogiolarvi dentro “Pipes & flowers”, questo è il vostro libro. Altrimenti lasciate perdere e aspettate magari l’uscita del Suo prossimo disco. Lei non se la prenderà, speriamo...