Claudio Coccoluto, Pierluigi Diaco - SONO CONTRARIO (ANZI NO) - la recensione
Recensione del 27 ago 1999
Claudio Coccoluto & Pierluigi Diaco. Il primo è forse il più famoso e celebrato dj italiano, in perenne movimento nella capitali della dance music mondiale, da Parigi a Londra, da Ibiza a Riccione. Il secondo, partito giovanissimo dagli schermi di TMC, è approdato ad una conduzione rock multimediale condita da grandi capacità affabulatorie, tali da farlo autodefinire un ‘fantasista’ prima ancora che un dj. Una strana coppia, quindi, molto eterogenea in quanto ad età anagrafica, scelte fatte e stili di vita. Il loro è stato un incontro di destini, culminato in una chiacchierata fatta in pubblico (naturalmente) sul palco del centro sociale Villaggio Globale di Roma. Dai minimi ai massimi sistemi i due si raccontano di tutto, ascoltati, registrati e sbobinati da Chiara Bellitti, curatrice per Adnkronos libri della collana “Prima scelta” per cui questo libretto viene pubblicato. Il risultato sono 100 pagine con pretese di “botta e risposta ironico e graffiante che tocca le corde sottili del cuore. E non lascia respiro.”, come recita il retro di copertina che dovrebbe invogliare all’acquisto; in realtà che non lasci respiro qui c’è molto poco, a parte il confronto, in parte vero e in parte di circostanza, di due mondi diversi come possono esserli il vostro e quello di chi vi siede accanto in metro, e che, per una sorta di bendisposta attitudine, si ricompongono in tutto o in parte dopo aver giocato ad allontanarsi per un po’. Insomma, se non proprio un ‘volemose bene’ liberatorio, un sano esempio di conversazione in cui è la reciproca stima a garantire corda al discorso e capacità di compartecipazione. Coccoluto e Diaco, del resto, non sono nati ieri, anche se forse questo libro è da ascriversi maggiormente ai meriti e alle aspirazioni minimaliste della loro biografa e curatrice ammirata.