Scisma - VIVE LE ROI - la recensione
Recensione del 22 lug 1999
Sono in pochi a fare le cose come le fanno gli Scisma. A poco più di tre mesi dal suo nuovo album, “Armstrong”, che uscirà a settembre, il gruppo gardenese ha pubblicato un EP disponibile esclusivamente su vinile 10” colorato e a tiratura limitata. Quattro i brani inclusi nell’EP, “Jetsons high speed” e “L’universo” che saranno inclusi anche sull’album, “Oblò” e “In dissolvenza”, presenti solo su EP. Il tutto per la mitica etichetta Parlophone, che stampa così per le proprie presse il suo primo prodotto italiano. L'album è già pronto e da quanto si può comprendere ascoltando questo EP si tratta di un disco che sviluppa ulteriormente le caratteristiche – prima di tutte la dinamica nei suoni e negli umori – già messe in evidenza nel precedente “Rosemary plexiglas”. E che si riducono ad una: essere gli Scisma fondamentalmente una band di musicisti/sognatori. Nessuno sembra essere più lontano di loro dal business e dalle sue regole, dalle meccaniche promozionali che richiedono per contratto singoli radiofonici, bella o comunque carismatica presenza, filosofia imprenditoriale e coscienza di self-marketing. Tutto, nel fluire del gruppo, sembra essere vissuto in modo molto naturale e per amore della musica. E così l’artwork splendido della copertina racchiude quattro brani ancora una volta provenienti da quel pianeta, il pianeta Scisma. Simili a nient’altro che alla musica del gruppo e capaci di rivelarsi appieno soltanto dopo ripetuti ascolti, uno strano miscuglio di mondi eterei ed energia primordiale. Se è passata di qui, la musica di “Armstrong” sarà da ascoltare con attenzione. E da catturare al volo.