Marco Pasetto (a cura di) - IL JAZZ IN 101 INCISIONI STORICHE - la recensione

Recensione del 08 lug 1999

I gusti sono una questione di gusti, ha detto qualcuno. Per cui scegliere 101 dischi per tracciare un itinerario jazz potrà lasciare alcuni sconcertati per alcune mancanze. Niente paura, però, perché la pista offerta da questo agile librettino è suscettibile di essere integrata da ulteriori ascolti e acquisti: qui si vuole soltanto fornire uno spunto, un’imbeccata a chi abbia deciso di avvicinarsi a questo mondo o di lasciarsi guidare per mano alla sua scoperta. Incontrerà artisti eccezionali, album che hanno fatto la storia del jazz almeno quanto quella di molti musicisti capitati poi nel rock, entrerà in contatto con leggende del calibro di Miles Davis, John Coltrane, Eric Doplhy, Bill Evans, Thelonious Monk, artisti la cui modernità è ben lungi dall’essere superata. Dal jazz orchestrale a quello animato dalle grandi performances vocali di Ella Fitzgerald o Billie Hiliday, dai primi squilli di tromba di Louis Armstrong a quelli più delicati e onirici di Wayne Shorter, dal cool di Chet Baker al blues di Robert Johnson. Che poi tra gli album citati ce ne sia uno di Gene Krupa e nessuno di Ornette Coleman può essere imperdonabile e al tempo stesso secondario. Da qualche parte bisogna pure cominciare, per poter arrivare. Se non altro si tratta di album di facile reperibilità, che nel mare magnum del mercato jazz non è cosa da poco.


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