Aphex Twin - WINDOWLICKER - la recensione

Recensione del 09 giu 1999

Richard D James, aka Aphex Twin, nel video più weird dell’anno, simil-Jackson, simil-porno, simil-SpikeLee all’inizio, simil-DavidLeeRoth alla fine. L’uomo la cui faccia assomiglia a uno scherzo della natura chiede al regista Chris Cunningham di confezionargli un video a sua immagine e somiglianza, ed arriva così questo clip di “Windowlicker”, qui in due versioni, una long introdotto da un assolo di turpiloquio a base di fuck, ass, motherfucker, nigga’ et similia, l’altra più breve e castigata. Le sequenze delle bitches con facce e pizzetti da uomo sono già entrate negli incubi (o nei sogni, dipende dai gusti horror del pueblo di MTV) di molti teenage, Aphex che asperge champagne/sperma sui fisici delle suddette pure, il tutto reso vomitevolmente depistante dalla continua scoperta di volti orribili, pelurie nascoste e mascolinità esibite. C’è tenerezza però in questo mondo da Elephant Men, specie se si pensa alla vera faccia di Aphex Twin – l’unica non truccata: il giovane Richard, un tempo chiuso a ritagliare groove e loops tra i computer della sua cameretta, si mostra al mondo e per farlo si crea la sua corte dei miracoli, in cui la diversità orribile, diventa – fotogramma dopo fotogramma – la normalità, l’aspetto fisico scema di importanza e finisce per farsi accettare con un sorriso. Insomma, dietro questo video c’è qualcosa di più del weirdo-style che farebbe la gioia di un pornosite o di Elio e le Storie Tese. E quindi è bene che ognuno ci veda dentro ciò che vuole. Enjoy.

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