Lou Reed non è mai stato un interlocutore particolarmente disponibile, con i giornalisti che riuscivano ad intervistarlo. O meglio: era noto per essere facilmente irritabile, e chi gli si avvicinava con un taccuino o un registratore sapeva di non avere un compito semplice. Lo dimostrano alcuni degli scritti raccolti in questo libretto, che mette in fila alcuni esempi significativi. Il più interessante e divertente è quello con i giornalista/star Lester Bangs, che si risolve in una serie di reciproci sfottò. Qualche acidità affiora anche nell’intervista con “Spin”, mentre le due conversazioni con William Burroughs e Paul Auster sono più uno scambio di opinioni reciproco che una sequenza di domande e risposte. In un modo o nell’altro, il libretto aggiunge qualche tocco illuminante al profilo di un artista controverso
Lou Reed talks
Interviste e conversazioni
Recensione del 23 set 2025 a cura di Franco Zanetti
Voto 7.5/10