Mario Giammetti - PETER GABRIEL - IL TRASFORMISTA - la recensione
Recensione del 18 mag 1999
I libri scritti dai fans spesso corrono due tipi di rischi: o quello di essere talmente ‘schierati’ da risultare illeggibili – e non capita di rado che riescano anche a farti diventare antipatico il protagonista del libro proprio per colpa delle continue esagerazioni – o quello di essere pieni di informazioni ma scarsamente divulgativi, vuoi per la non felice prosa di chi scrive, vuoi per l’abitudine di dare per scontate tante informazioni che il fan non oltranzista non possiede. Per questo libro Mario Giammetti – fondatore della fanzine genesisiana “Dusk” e organizzatore di un tributo ai Genesis uscito nel 1995 per la Mellow Records – ha navigato tenendosi ben lontano da questi due scogli, e riuscendo nell’impresa di scrivere qualcosa di sintetico, documentato e significativo su Peter Gabriel. Eludendo la appassionante sfida di un’analisi critica del lavoro di Gabriel – che forse lo avrebbe portato troppo lontano – Giammetti ha ricostruito con dovizia di particolari la vicenda dell’ex-cantante dei Genesis partendo proprio dai giorni della sua militanza in quel gruppo e dedicando particolare attenzione agli anni che vanno dal 1985 a oggi, fitti di impegni, collaborazioni e idee per Gabriel e il suo entourage. A seguire, l’autore ha ricostruito tutta la vicenda live di Gabriel, elencando tutti i suoi concerti da solista completi di scaletta di massima, ed evidenziando degli importanti cambi di repertorio. Infine ha elencato una discografia completa di rarità, partecipazioni e collaborazioni che serve ad acquisire un quadro ancora pi completo della vicenda artistica di Peter Gabriel. Non mancano informazioni essenziali sulla sua vita personale (sapevate che ha una sorella?), senza però mai scendere a livello di pettegolezzo. Insomma, che volete di più? “Un disco nuovo!”, direte voi…e avete anche ragione. In attesa dell’evento, datato ormai improrogabilmente 2000, rinfreschiamoci la memoria…