U2 - THE BEST OF 1980-1990 - la recensione

Recensione del 10 mag 1999

La stessa tracklist del greatest hits recentemente pubblicato offre da spunto per l’uscita di questa raccolta di video degli U2, che scarrellano i loro 14 brani contenuti su disco affiancati da una serie di suggestivi videoclip. Inutile dire che si tratta di materiale in gran parte stranoto, per cui vi segnaliamo le cose che magari, pur essendo già in possesso dei fans, sono meno note relativamente alla videografia del gruppo irlandese. Una è “I will follow”, registrata in studio nel 1980 dagli U2, allora giovanissimi. Bono e soci fanno quasi tenerezza, ma la potenza della canzone esige rispetto, anche se il video, come si conviene ad un gruppo esordiente, risalta per la sua pochezza di mezzi. Bello in definitiva il video di “Sweetest thing”, l’unico che vede il gruppo nella sua attuale veste ‘very fashion’ per la regia del vecchio amico Kevin Godley, e interessante l’inedito estratto da “Rattle and hum”, vale a dire “One three hill”, originariamente tagliato dalla versione definitiva del film. Il resto è mitologia, dalla neve di Snowdon per le riprese di “New year’s day” alle strade di Los Angeles nel panico per “Where the streets have no name”, dai clip di “Rattle and hum” a quelli, maggiormente epici e misticheggianti, tratti dall’album “The joshua tree”. Ogni video cerca di far venir fuori dal gruppo la parte che poi verrà consegnata alla storia, vale a dire la carica emozionale, la spinta entusiasta, in una parola la passione, di Bono Vox e soci. E’ per questo che gli U2 hanno marcato quel decennio e buona parte di quello ormai agli sgoccioli. Da antologia, in tutti i sensi.


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