I primi cinquant’anni (e rotti: è nato nel 1970) di vita di Luca Persico, meglio noto come ‘O Zulù, sono stati vissuti tutti di corsa, come testimoniano le pagine di questo libro, fitte fitte di avvenimenti, incontri, occasioni colte e occasioni mancate, musica e attivismo politico e sociale, viaggi e azioni antagoniste (non sempre commendevoli). Il protagonista li racconta, e si racconta, con sincerità persino brutale, con una lingua del tutto quotidiana e senza compiacimenti, né nel bene (i successi, i concerti, l’influenza di una band importante come i 99 Posse) né nel male (la frequentazione delle droghe pesanti). Ma anche, e meno male, senza ergersi a campione e modello. Le ultime tre pagine, quelle in cui racconta il rapporto con il figlio Raul, premiano il lettore che è arrivato alla fine del libro.
‘O Zulù si racconta
Un’autobiografia mai autorizzata
Recensione del 13 mag 2025 a cura di Franco Zanetti
Voto 7/10