Ho letto una (molto bella) recensione di questo nuovo libro di Guccini scritta da Marinella Venegoni - non posso linkarvela perché l'articolo su "La Stampa" è a pagamento - e condivido l'affetto e il rispetto con cui la collega ha riferito di questo lavoro. Che appartiene al filone del Guccini "narratore di storie di persone", spesso espresso in canzone e più di rado sulla carta. Qui i protagonisti dei racconti sono persone comuni, incontrate nella vita reale (presumibilmente) dall'autore, che gli danno lo spunto per tratteggiarne dei ritratti affettuosi (il compagno di scuola morto giovanissimo, l'aspirante giornalista e il giornalista alle prime armi - lo è stato anche Francesco -, l'orchestrale da balera, la ragazza friulana). Se non fossero fissati su queste pagine potrebbero diventare altrettanti personaggi da canzone. A questo proposito: a pagina 17 noto questa frase - "Come se tutto fosse visto attraverso un bicchiera d'acqua e anice" - che rimanda immediatamente a una frase di "La fisarmonica di Stradella" di Paolo Conte ("Una nebbia che sembra
di essere dentro a un bicchiere di acqua e anice"). La leggo come un affettuoso omaggio a un collega stimato.
Giornalisti, orchestrali...
...ragazze allegre e altri persi per strada
Recensione del 27 feb 2025 a cura di Franco Zanetti
Voto 7.5/10