José Carreras, Placido Domingo, Luciano Pavarotti - 3 TENORS - PARIS 1998 - la recensione

Recensione del 28 lug 1998

161 musicisti sul palco, l’Orchestre de Paris in grande spolvero, il suono del concerto diffuso per un raggio di 3Kmq e un milione di spettatori ad assistere all’evento: tutto questo per salutare la prima volta dei tre tenori in Francia, in occasione dei Mondiali di Calcio ’98, prontamente registrata e mandata nei negozi. Poco importa che sul palco non salga a cantare anche Zidane, il simbolo della Francia-campione, perché loro tre, insieme, fanno comunque un bel pezzo di storia della musica. Lo si capisce anche dalla scaletta del concerto, che continua a proporre questo buffo connubio di melodia e lirismo, o meglio di lirica all’acqua di rose, nazional-popolare, adatta ad essere fischiettata da chiunque. Poco da dire sulla performance dei Tre Tenori, che comunque sono capaci di incartare chiunque anche in eventuali momenti di difficoltà, mentre è sicuramente di grande presa e fascino lo scenario dei Campi di Marte con sfondo di Torre Eiffel che ospitano il concerto. E poi la gente, dedita e contenta alla celebrazione di una nottata di musica per molti versi unica: perché anche qui, come spesso succede con i Tre Tenori, l’importanza dell’evento trascende di molto quella musicale: e questo, di per sé, è già sinonimo di successo.

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