Laura Monferdini - PAROLA DI FABER - la recensione

Recensione del 31 gen 2022 a cura di Franco Zanetti

Voto 7.5/10

Quando ho lavorato al libro "Fabrizio De André in concerto", nell'ormai lontano 2008, il mio coautore, Claudio Sassi, mi aveva dato da ascoltare un numero impensabile di registrazioni di concerti tenuti dal cantautore genovese nell'arco di tempo 1975-1998. Erano la testimonianza del fatto che là fuori, nel vasto mondo dei collezionisti e dei fan, c'era gente che raccoglieva e catalogava centinaia di registrazioni amatoriali (e anche non autorizzate, va detto) realizzate durante gli spettacoli di De André.
Per quel libro, l'ascolto delle registrazioni mi era servito per, come dire, "entrare nell'atmosfera" delle tournée che andavo raccontando cronologicamente. Invece Laura Monfrdini, anche lei collezionista e "storica" di De André, con quelle registrazioni ha fatto altro: ha riascoltato e riportato su carta - non parola per parola, o almeno non interamente parola per parola - quello che il cantautore diceva sul palco per introdurre o commentare le canzoni, per spiegarne il contenuto o per contestualizzarle. Da qui il titolo "Parola di Faber", che credo sia stato scelto anche per differenziare questo libro da altre opere (come "Mina talks" di Fernando Fratarcangeli e "Battisti talks" di Francesco Mirenzi) che invece raccolgono e ripropongono interviste rilasciate dai due artisti e pubblicate dai giornali (o trasmesse dalle radio).

I capitoli dedicati alle tournée sono intervallati da interviste a testimoni oculari o musicisti che erano sul palco con il cantautore, mentre il libro - 624 pagine! - si chiude con alcune appendici che approfondiscono ulteriormente la materia: le canzoni che De André ha cantato in concerto cambiandone parti del testo, un lessico di "deandreismi", un'analisi del dialetto genovese parlato da De André, "La Genova di Faber e i suoi palcoscenici" e un'ampia selezione di articoli di giornali.
E' un lavoro puntiglioso e certosino, la cui lettura integrale può interessare a chi di De André sia un cultore e un estimatore accanito; per gli altri, è utile comunque a rimettere in ordine l'attività live di De André, concerto dopo concerto, scaletta dopo scaletta, tour dopo tour.

Franco Zanetti
 

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