Ci fossero mai stati dubbi sul ruolo determinante che ha avuto Renato Marengo nella creazione, nel consolidamento e nell'affermazione del movimento musicale che egli stesso ha battezzato "Napule's Power", questo libro li dissipa completamente. Si tratta di una sorta di opera collettiva a più mani e a più voci che racconta, esamina, ripercorre quanto accaduto sulla scena musicale della città partenopea a partire dagli anni Settanta. Solo per citare alcuni dei nomi degli artisti che a vario titolo possono essere inclusi nel "Napule's Power" basta fare quelli di Showmen, Napoli Centrale, NCCP, James Senese, Pino Daniele, Alan Sorrenti, Edoardo Bennato, Osanna, Roberto De Simone, Tony Esposito, Tullio De Piscopo, Eugenio Bennato, Musicanova, Teresa De Sio, Enzo Avitabile...
Gli interventi scritti sono firmati (anche qui, l'elenco non è completo) da Renzo Cresti, Paolo Zefferi, Francesco Coniglio, Federico Vacalebre, Carmine Aymone, Claudio Poggi, Fabio Santini, Girdano Casiraghi, Giorgio Verdelli, Lino Vairetti e molti altri.
In quanto opera collettiva e polifonica, il volume soffre di una certa discontinuità stilistica e, più in generale, di un affastellamento di informazioni (spesso ripetitive) che non giovano alla coerenza narrativa. Per essere qualcosa di diverso e di più organico avrebbe avuto bisogno di un editing molto accurato che evidentemente Marengo non ha ritenuto necessario, o al quale ha preferito rinunciare a favore della conservazione più fedele dei singoli contributi. Ma anche così, la ricchezza delle informazioni, delle opinioni, degli aneddoti ne fanno una lettura piacevole e istruttiva.
Franco Zanetti