Andrea Prevignano - NOISE - SUONARE AL MASSIMO VOLUME:
STORIA, LUOGHI E PERSONAGGI DI UNA MUSICA ESTREMA - la recensione

Recensione del 29 mar 1999

Vi dicono qualcosa nomi come Glenn Branca, Lee Ranaldo, Jim O’Rourke, Steve Albini, Mason Jones, Mark Fischer? Etichette come Amphetamine Reptile, Trance Syndacate, Skin Graft? Formazioni come Uzeda, One Dimensional Man, Jinx? Se la risposta è sì, vuol dire che questo libro probabilmente lo possedete già. Tutto il noise minuto per minuto, dove per noise si intende «una cerchia di artisti e situazioni musicali accomunati da uno stesso interesse per il rumore, e più specificamente per il rumore chitarristico. E non credo sia poi riduttivo concentrare le indagini negli Stati Uniti, patria elettiva del guitar noise, terra di eccessi e sperimentazioni rumorose, e delle migliori espressioni della musica indipendente, quella dal lungo respiro e dallo sguardo profondo, che sa coraggiosamente sfuggire al risaputo della musica da intrattenimento», come spiega opportunamente l’autore. Il libro esamina il rapporto tra musica e suono spostando il centro della trattazione sul rumore e i suoi effetti, le sue potenzialità emozionali per come vengono percepite dai musicisti - che sul noise hanno teorizzato e anche messo in pratica le proprie costruzioni artistiche - e anche dal pubblico. Uno spaccato su una delle più floride realtà indipendenti americane diventa così anche un modo per viaggiare all’interno di un’impostazione estetica molto particolare ed estrema, conosciuta e frequentata da una fascia di pubblico sempre più ampia e che in alcuni periodi ha visto alcuni gruppi - come nel caso dei Sonic Youth - svicolare addirittura nel panorama musicale mainstream. Onore al merito per i catanesi Uzeda e Mauro Teho Teardo, unici italiani dalla dimensione internazionale inclusi nel volumetto di Andrea Prevignano.

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