Marco Morgan Castoldi - ESSERE MORGAN – LA CASA GIALLA - la recensione

Recensione del 08 set 2020 a cura di Franco Zanetti

Voto 7/10

Confesso di aver aperto il libro con qualche prevenzione. Temevo un’autocelebrazione di Morgan, non certo noto per la modestia. E in effetti le prime 84 pagine, un lungo scritto in cui l’autore teorizza e codifica (pro domo sua, mai l’espressione è stata più puntuale) la sua proposta per la trasformazione in musei delle abitazioni degli artisti, prima fra tutte la casa di Monza che è stato costretto ad abbandonare, sono a tratti imbarazzanti: è che ci si continua a domandare cosa dia a Morgan questa granitica sicurezza di essere un Artista con la a maiuscola e quindi di avere diritti maggiori e doveri minori rispetto a un qualsiasi altro cittadino italiano. 

Per fortuna, le pagine successive sono molto più interessanti: abbondantemente fotografiche, descrivono e illustrano la “creazione” da parte di Morgan e di chi l’ha aiutato degli spazi della casa, ne documentano il contenuto, ed in effetti aiutano a capire quanti oggetti simbolici e memorabili siano (stati?) contenuti in quegli spazi abitativi. E riescono a far capire, almeno in parte, la sofferenza con la quale Morgan ha vissuto il dover lasciare la sua casa. Che è, però, la sofferenza che chiunque (anche io, per esempio) proverebbe dovendo rinunciare a uno spazio a lungo abitato e vissuto. Resta senza risposta la domanda sul perché Morgan non abbia – o forse lo ha fatto? – trasferito provvisoriamente in un magazzino o in un deposito il contenuto della “casa gialla”. Potrà riambientarlo in una nuova abitazione, e trasformare così anche la nuova casa in una casa d’artista. Diversa dalla “casa gialla”, certo, ma altrettanto museabile.

 

Franco Zanetti

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