Davide Sapienza - ATTRAVERSO LE TERRE DEL SUONO - la recensione

Incorniciata da un’affettuosa prefazione di Luca Bernini e da una riverente postfazione di Marco Grompi esce questa raccolta di scritti sparsi firmati da Davide Sapienza fra il 1987 e il 2019. Non posso millantare un’amicizia con l’autore, con il quale ho avuto solo sporadici incontri professionali, ma per il quale coltivo una tenace stima; che diventa ammirazione leggendo questi suoi lavori, dedicati a musicisti come Brian Eno, Beatles, Syd Barrett, Daniel Lanois, Robert Wyatt, Pink Floyd, Beatles, Scott Walker, David Bowie, Tom Verlaine – e altri.

Non solo l’approccio di Sapienza è personale e originale; lo sono anche la sua scrittura – non incline a bellurie gratuite – e i suoi gusti musicali. Eclettico senza essere onnivoro, obliquo senza essere eccentrico, Sapienza – nomen omen – ha una grande competenza in fatto di musiche, ma non la esibisce e non se ne fa vanto.

Uscito dalla scena dell’industria musicale (e da quanto le gira intorno) per scelta di vita, pur continuando ad osservare con attenzione quanto vi accade, Sapienza è una voce di cui il giornalismo musicale avrebbe tanto bisogno. Mi auguro che questo “ritorno” in libreria non sia occasionale, e che presto possiamo leggerlo più regolarmente e più frequentemente.

Franco Zanetti