Dietro lo pseudonimo di DementedBurrocacao si nasconde, ma non troppo, Stefano Di Trapani, musicista, autore, produttore e giornalista, romano, classe 1975. Il dato anagrafico non è una mera annotazione, giacché questo molto divertente libretto, che ha per sottotitolo “Sigle dei cartoni, sperimentazione musicale e vita vissuta”, parla specialmente ai pressoché coetanei dell’autore, cioè a quanti sono cresciuti con le sigle televisive degli anni Ottanta – epoca nella quale chi scrive era già adulto.
Ma non è soltanto questione di conoscere, o di aver ascoltato, o di aver amato le sigle dei cartoni animati televisivi di cui tratta questo libro; perché ad ogni sigla corrispondono qui uno spezzone di vita vissuta, un ricordo autobiografico, un’esperienza diretta, che in qualche maniera rievocano e ricostruiscono gli anni dell’infanzia e della prima giovinezza di Stefano. Il quale però, dall’alto di una mostruosa e mai inutilmente esibita competenza musicale, e ulteriormente specifica sull’argomento, unisce ai quadretti autobiografici una puntuale esegesi storica e musicale delle canzoni, ricordandone o disvelandone gli autori e gli interpreti, spesso facendo scoprire informazioni poco o pochissimo note, e molto o moltissimo sorprendenti.
Unite tutto questo a una scrittura brillante eveloce, e capite come la lettura di “Si trasforma in un razzo missile” sia raccomandatissima, e non solo a chi si rivedrà nelle esperienze biografico/musicali dell’autore, ma a chiunque sia curioso della storia della canzone, in particolare di quella canzone spesso, e ingiustamente, considerata “minore”.
Franco Zanetti