Rick Springfield - THE BEAT OF THE DRUM - LIVE - la recensione

Al tempo della sua massima fama, negli anni '80, qualcuno se lo ricorederà magari perché i suoi dischi finivano negli scaffali di fianco a Springsteen. Più recentemente qualcuno l'avrà ritrovato nella terza stagione di "Californication", serie tv di culti anche in Italia, anche se ufficialmente la TV nazionale è ferma alla seconda stagione. Rick recitava se stesso: una ex-pop star degli anni '80, che riemergeva dal nulla (in questo caso a turbare i sogni e la vita erotica di una donna che in quel periodo era ragazzina e lo sognava).
Al di là della sua carriera attoriale (è stato una star delle soap opera), Springfield è esattamente questo: un simbolo musicale del pop-rock di quel periodo. Questo DVD lo dimostra perfettamente, nel bene e nel male: è la riedizione di un concerto di quel periodo del cantante australiano, che si mostra con capelli cotonati e spalline, larghe d'ordinanza, cantando canzoni piene di sintetizzatori. Un documento interessante - diretto niente meno che da David Fincher, che al tempo era un regista di clip, lontano dal successo cinematografico di "Seven" e "Fight club"-, per una musica che chiaramente mostra i suoi limiti, oggi.