Dardust - BIRTH - la recensione

Recensione del 21 mar 2016


Dario Faini è uno degli autori italiani più noti ed apprezzati: nel corso della sua carriera ha composto canzoni poi interpretate da - tra gli altri - Francesco Renga, Marco Mengoni, Annalisa. Ma prima di essere un autore, Faini è anche un cant-autore. Dardust è il suo nome d'arte per questo progetto "parallelo" all'attività di semplice autore e "Birth" è il secondo disco della trilogia di Durdust, partità con "7", il primo album registrato a Berlino.




"Birth" è stato registrato in Islanda, presso il Sunlauguin Studio già frequentato da Sigur Ros e Damien Rice e precede il terzo capitolo, che sarà invece prodotto a Londra. L'album è strutturato idealmente in due parti: cinque brani "slow" che si collegano al percorso neoclassico e pianistico cominciato con "7" e cinque brani "loud" che portano il sound verso il terzo disco londinese, più elettronico. Il disco vanta anche la presenza di Bloody Betroots nel brano "Take the crown", scritto a quattro mani.

Tracklist

01. The wolf
02. A morgun (Tomorrow)
03. The never ending road
04. Birth
05. Bardaginn (The Battle)
06. Don't skip (Beautiful things always happen at the end)
07. Take the crown (con Bloody Betroots)
08. Slow is the new loud
09. GranFinale
10. Næturflug (Nightflight)

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