Calibro 35 - S.P.A.C.E. - la recensione

Recensione del 18 nov 2015


Registrato presso lo studio Toe Rag di Londra, uno degli studi di registrazione vintage più noti (qui gli White Stripes hanno realizzato "Elephant"), "S.P.A.C.E." è il nuovo album in studio dei Calibro 35. Il gruppo guidato da Tommaso Colliva ha lavorato su nastro analogico con solo 8 tracce a disposizione, con una metodologia molto anni '60: tutti i musicisti hanno suonato nella stessa stanza, in presa diretta.


"S.P.A.C.E." vuole essere una sorta di concept "spaziale": per la prima volta, i Calibro 35 si avvicinano al mondo dei sintetizzatori: se in passato il gruppo aveva fatto grande uso di organi quali Farfisa, Hammond e Vox, stavolta in primo piano troviamo synth, MiniMoog e ARP Odyssey. Nel disco si alternano brani composti e arrangiati da singoli Calibro prima di entrare in studio ("Universe of 10 dimensions", "S.P.A.C.E.", "Ungwna bay launch complex") a episodi di improvvisazione ("Something happened on Planet Earth", "74 days after moonlanding"), a pezzi nati durante i soundcheck dei precedenti tour, catturati su registratore portatile ("A future we never lived").

Tracklist

01. 74 days after landing
02. S.P.A.C.E.
03. Bandits on Mars
04. Brain trap
05. Ungwana bay launch complex
06. An asteroid called death
07. Thrust force
08. A future we never lived
09. Universe of 10 dimensions
10. Across 111th Sun
11. Something happened on planet Earth
12. Violent venus
13. Neptune
14. Serenade for a satellite

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