Ecco quindi che i lupi del titolo, e di conseguenza Isaac e Laica, prendono corpo in pezzi come “Macchine da guerra”, “Riti ancestrali” o l’ottima “Dei per sempre”, forse il momento migliore del disco: poco meno di quattro minuti in cui i MasCara mettono in mostra tutto il loro grande talento nel saper fondere testi di spessore a melodie mai banali, fatte di texture dal sapore ancora palesemente wave, ma su cui i ragazzi hanno evidentemente lavorato a fondo per ottenere un suono nettamente più corposo, sintetico e interessante; un suono potente, massiccio, ma sempre dotato di grande delicatezza, opera anche del trio “tecnico” che ha messo mano al disco: Matteo Cantaluppi, Luca Tacconi e Tommaso Colliva (suo il mixaggio). Anticipato da due Ep preparatori (non a caso intitolati “Isaac” e “Laica”), “Lupi” è stato registrato al Mono Studio di Milano e prodotto dagli stessi MasCara.
Sono passati due anni dalla pubblicazione di “Tutti usciamo di casa”, l’ottimo esordio dei varesini MasCar. Due anni che, tra una cosa e l’altra, hanno visto la band confrontarsi prima di tutto con il palco, l’habitat naturale di ogni album nella sua vita post release. In questa nuova dimensione, i dischi (quelli buoni) solitamente crescono, cambiano, evolvono, così come la band che gli sta dietro; i MasCara non fanno eccezione. “Lupi” è il risultato di questa evoluzione, il titolo scelto da Lucantonio Fusaro e compagni per la nuova opera. Un’opera che riprende effettivamente il cammino iniziato ai tempi di “Tutti usciamo di casa”, sia da un punto di vista contenutistico, che da quello puramente estetico. In scaletta ecco dunque comparire dodici pezzi, legati, come già successo per il predecessore, da un filo conduttore unico, una storia (più che di concept è più adatto parlare nuovamente di romanzo di formazione) che vede in Isaac e Laica i due giovani protagonisti alle prese con le responsabilità della vita da adulti che inevitabilmente tutti ci troviamo prima o poi a dover affrontare. Il tema del passaggio dall’adolescenza all’età adulta torna quindi di nuovo centrale, ma questa volta i MasCara lo affrontano da un punto di vista particolare, concentrando l’attenzione sulle dinamiche dei rapporti interpersonali quando questi vengono messi di fronte al cambiamento, alla “trasformazione”.
Ecco quindi che i lupi del titolo, e di conseguenza Isaac e Laica, prendono corpo in pezzi come “Macchine da guerra”, “Riti ancestrali” o l’ottima “Dei per sempre”, forse il momento migliore del disco: poco meno di quattro minuti in cui i MasCara mettono in mostra tutto il loro grande talento nel saper fondere testi di spessore a melodie mai banali, fatte di texture dal sapore ancora palesemente wave, ma su cui i ragazzi hanno evidentemente lavorato a fondo per ottenere un suono nettamente più corposo, sintetico e interessante; un suono potente, massiccio, ma sempre dotato di grande delicatezza, opera anche del trio “tecnico” che ha messo mano al disco: Matteo Cantaluppi, Luca Tacconi e Tommaso Colliva (suo il mixaggio). Anticipato da due Ep preparatori (non a caso intitolati “Isaac” e “Laica”), “Lupi” è stato registrato al Mono Studio di Milano e prodotto dagli stessi MasCara.
Ecco quindi che i lupi del titolo, e di conseguenza Isaac e Laica, prendono corpo in pezzi come “Macchine da guerra”, “Riti ancestrali” o l’ottima “Dei per sempre”, forse il momento migliore del disco: poco meno di quattro minuti in cui i MasCara mettono in mostra tutto il loro grande talento nel saper fondere testi di spessore a melodie mai banali, fatte di texture dal sapore ancora palesemente wave, ma su cui i ragazzi hanno evidentemente lavorato a fondo per ottenere un suono nettamente più corposo, sintetico e interessante; un suono potente, massiccio, ma sempre dotato di grande delicatezza, opera anche del trio “tecnico” che ha messo mano al disco: Matteo Cantaluppi, Luca Tacconi e Tommaso Colliva (suo il mixaggio). Anticipato da due Ep preparatori (non a caso intitolati “Isaac” e “Laica”), “Lupi” è stato registrato al Mono Studio di Milano e prodotto dagli stessi MasCara.
Tracklist
01. Macchine da guerra
02. Dei per sempre
03. Cattedrali al neon
04. Isaac
05. Graffiti
06. Falsa età dell'oro
07. Riti ancestrali
08. Laica
09. Lupi
10. Barricate
11. Gocce di benzina
12. Vita sonica