Young The Giant - MIND OVER MATTER - la recensione

Recensione del 07 feb 2014

Gli Young The Giant sono un quartetto capitanato dal cantante Saamer Gadhia, nati nel 2004 e che fino al 2008 hanno utilizzato il nome The Jakes.
Nel 2009 firmano un contratto con la Roadrunner Records e l'anno successivo, dopo aver aperto concerti per Marina and The Diamonds, Futureheads e Neon Trees, arrivano alla pubblicazione del primo lavoro, grazie al quale si sono esibiti nel 2011 sul main stage del festival Lollapalooza ed hanno aperto il tour degli Incubus.
Nel 2012 irrompono anche in Italia con i singoli “Cough syrup” e “My body” e così viene edito nel Belpaese l'omonimo disco di debutto. Sono trascorsi due anni ed ecco che la formazione californiana torna con il secondo capitolo discografico intitolato “Mind over matter”.
L'album è stato prodotto da Justin Meldal-Johnson (Paramore, M83, Beck) ed include tredici brani tra indie-rock e pop che si ispirano a formazioni come Editors, Incubus e Foals: un lavoro più ricercato rispetto all'esordio, ma sempre con una marcata vena pop.

Tracklist

01. Slow dive
02. Anagram
03. It's about time
04. Crystallized
05. Mind over matter
06. Daydreamer
07. Firelight
08. Camera
09. In my home
10. Eros
11. Teachers
12. Waves
13. Paralysis

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