Il lavoro è stato registrato e prodotto da Claudio Morselli (Ligabue, Timoria, Modena City Ramblers) e si presenta come una raccolta di canzoni dalla doppia anima: da un lato brani istintivi con riferimenti al rock anglo-americano di Clash, Offspring e Red Hot Chili Peppers, ma anche a quello nostrano di gente come Ritmo Tribale e Timoria; dall'altro brani più intimi e riflessivi con influenze blues.
Mircoli ha così descritto il suo primo album: “Voglia di una fuga e al contempo un ritorno a casa, dove gli psicofarmaci di un mondo fatto di comode convenzioni confondono la post adolescenza, la rimbambisce mentre il randello dell'economia tramortisce”.