Si tratta di sei brani dilatati come da tradizione, nei quali vengono sapientemente spalmate sonorità che spaziano dalla minimal all’ambient, tra sfumature psichedeliche ed ipnotiche (vedi ad esempio “Black sea” oppure “No. No...”).
Field - CUPID'S HEAD - la recensione
Recensione del 01 nov 2013
Voto 7/10
Terminato da poco il progetto Loops Of Your Heart (senza riscuotere a dire il vero un grandissimo riscontro), Alex Willner torna ad occuparsi del suo progetto principale, ovvero The Field. A due anni di distanza dall’ottimo “Looping state of mind”, il producer svedese torna ad esplorare il concetto di loop con questo quarto album intitolato “Cupid’s head”.
Si tratta di sei brani dilatati come da tradizione, nei quali vengono sapientemente spalmate sonorità che spaziano dalla minimal all’ambient, tra sfumature psichedeliche ed ipnotiche (vedi ad esempio “Black sea” oppure “No. No...”).
Si tratta di sei brani dilatati come da tradizione, nei quali vengono sapientemente spalmate sonorità che spaziano dalla minimal all’ambient, tra sfumature psichedeliche ed ipnotiche (vedi ad esempio “Black sea” oppure “No. No...”).
Tracklist
01. They won't see me
02. Black sea
03. Cupid's head
04. A guided tour
05. No. No...
06. 20 seconds of affection