Oltre a Wilson, “IV” si avvale poi nello specifico della presenza di alcune altre guest star, artisti del calibro di Brett Anderson degli Suede (sua la voce in “Firefly”), Jonathan Donahue dei Mercury Rev (su “The only fool is me”) e Vincent Cavanagh della metal band Anathema (su “X-Ray”). Prodotto da Tony Visconti e Trevor Horn, “IV” riprende le atmosfere sognanti già apprezzate nei capitoli precedenti, art rock di stampo progressive, molto delicato e tecnicamente impeccabile, che non aggiunge nulla di nuovo a quanto fin qui già sentito ed apprezzato.
Quarto capitolo in studio per i Blackfield, premiata ditta in attività dal 2001, formata dal rocker israeliano Aviv Geffen e da Steven Wilson, leader dei Porcupine Tree. “IV” arriva a soli due anni di distanza dal precedente “Welcome to my DNA” e conta undici inediti scritti interamente da Geffen; Wilson figura, infatti, solo come collaboratore (sue alcune linee vocali e diversi contributi di chitarra) e addetto al mixaggio: una scelta dettata dalla necessità espressa dallo stesso Wilson di volersi concentrare maggiormente sulla propria carriera solista e con i Porcupine Tree, senza però voler abbandonare definitivamente un progetto che lo vede coinvolto ormai da dodici anni.
Oltre a Wilson, “IV” si avvale poi nello specifico della presenza di alcune altre guest star, artisti del calibro di Brett Anderson degli Suede (sua la voce in “Firefly”), Jonathan Donahue dei Mercury Rev (su “The only fool is me”) e Vincent Cavanagh della metal band Anathema (su “X-Ray”). Prodotto da Tony Visconti e Trevor Horn, “IV” riprende le atmosfere sognanti già apprezzate nei capitoli precedenti, art rock di stampo progressive, molto delicato e tecnicamente impeccabile, che non aggiunge nulla di nuovo a quanto fin qui già sentito ed apprezzato.
Oltre a Wilson, “IV” si avvale poi nello specifico della presenza di alcune altre guest star, artisti del calibro di Brett Anderson degli Suede (sua la voce in “Firefly”), Jonathan Donahue dei Mercury Rev (su “The only fool is me”) e Vincent Cavanagh della metal band Anathema (su “X-Ray”). Prodotto da Tony Visconti e Trevor Horn, “IV” riprende le atmosfere sognanti già apprezzate nei capitoli precedenti, art rock di stampo progressive, molto delicato e tecnicamente impeccabile, che non aggiunge nulla di nuovo a quanto fin qui già sentito ed apprezzato.
Tracklist
01. Pills
02. Springtime
03. X-Ray
04. Sense of insanity
05. Firefly
06. The only fool is me
07. Jupiter
08. Kissed by the devil
09. Lost souls
10. Faking
11. After the rain