Smith Westerns - SOFT WILL - la recensione

Recensione del 06 ago 2013

Il terzo album in casa Smith Westerns conta dieci canzoni, è stato registrato in Texas e prodotto dal veterano Chris Coady, noto per aver lavorato in precedenza con artisti quali Yeah Yeah Yeahs, TV on the Radio, Grizzly Bear, Beach House e Blonde Redhead. “Soft will” è il fatidico banco di prova per la band indie rock dalle forti tinte pop e psichedeliche nata a Chicago nel 2007 e capitanata dai due fratelli Omori, fin qui autrice di due buonissime pubblicazioni. Il nuovo disco arriva a due anni di distanza dal precedente “Dye it blonde”, riprendendone la sostanza e i tratti somatici: siamo sempre nei dintorni del già citato pop rock di chiara influenza brit, fortemente debitore, nello specifico, in termini di sound, nei confronti dei Beatles più colorati. Un disco che conferma gli Smith Westerns come una buona realtà di genere, alle prese in questo caso con una sostanziale smussatura dei tratti più spigolosi (e rock) in favore di una più spiccata attenzione alla melodia. “Soft will” è un vero e proprio concentrato di ballate mid tempo: “Ogni album che abbiamo pubblicato ha fatto parte di un processo di evoluzione” ha dichiarato Cullen Omori a riguardo, “il risultato di una nostra crescita come musicisti alle prese con i limiti di una band, e di tante influenze date dall’ascolto di nuova musica che cerchiamo di incorporare nei nostri pezzi. Per quanto riguarda ‘Soft will’ l’obiettivo era di fare un disco in tutta calma e di ampio respiro, che desse una certa levigatura ai pezzi. Una cosa che agli inizi non eravamo in grado di fare”.

Tracklist

01. 3 A.M. Spiritual
02. Idol
03. Glossed
04. XXIII
05. Fool proof
06. White oath
07. Only natural
08. Best friend
09. Cheer up
10. Varsity

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