“Heart of nowhere”, registrato ai British Grove Studios di Londra, è da considerarsi una sorta di concept album di formazione; questo almeno è quanto emerge dai testi e dalle dichiarazioni stesse del frontman Charlie Fink: “Uno dei temi principali, oltre la nostalgia e la fine dell'adolescenza, è l'accettazione. Si comincia, infatti, con un primo pezzo che è la storia melodrammatica di un bambino che si stacca dalla sua famiglia, e si arriva ad una sostanziale accettazione di sé, di chi ti sta intorno e di chi vuoi essere come uomo”.
Noah And The Whale - HEART OF NOWHERE - la recensione
Recensione del 26 lug 2013
Accompagnato da un mediometraggio della durata di circa trenta minuti con protagonisti quattro adolescenti alle prese con la loro ultima notte su un'isola popolata esclusivamente da teenager, completamente separati dal resto della società, prima del fatidico ritorno al “mondo degli adulti” (trama evidentemente ispirata al processo di songwriting che ha visto il gruppo isolarsi per un paio di settimane sull’Osea Island, situata nell’estuario del fiume Blackwater, nel sud est inglese), “Heart of nowhere” è il quarto album in studio in casa Noah & The Whale, band indie pop londinese attiva dal 2006. Un lavoro in uscita a due anni di distanza dal fortunato “Last night on earth”, ai tempi in grado di raggiungere l’ottava posizione nella top ten inglese grazie all’ottimo singolo “L.I.F.E.G.O.E.S.O.N.”.
Questo disco si prefigge dunque il compito di dare ulteriore slancio all’ascesa del gruppo albionico e lo fa con dieci pezzi che sostanzialmente confermano il quintetto come una delle realtà indie pop migliori attualmente in circolazione. Al cento di tutto, come sempre, le melodie (ormai completamente pop di matrice Ottanta e sempre meno folk), pulite e dalla presa immediata, impreziosite da pochi ma mirati arrangiamenti (vedi la bella “Lifetime” o la ballad in stile New Order “There will come a time”) e, nel caso della title-track, dalla partecipazione di un ospite di assoluto prestigio come la cantautrice Anna Calvi.
“Heart of nowhere”, registrato ai British Grove Studios di Londra, è da considerarsi una sorta di concept album di formazione; questo almeno è quanto emerge dai testi e dalle dichiarazioni stesse del frontman Charlie Fink: “Uno dei temi principali, oltre la nostalgia e la fine dell'adolescenza, è l'accettazione. Si comincia, infatti, con un primo pezzo che è la storia melodrammatica di un bambino che si stacca dalla sua famiglia, e si arriva ad una sostanziale accettazione di sé, di chi ti sta intorno e di chi vuoi essere come uomo”.
“Heart of nowhere”, registrato ai British Grove Studios di Londra, è da considerarsi una sorta di concept album di formazione; questo almeno è quanto emerge dai testi e dalle dichiarazioni stesse del frontman Charlie Fink: “Uno dei temi principali, oltre la nostalgia e la fine dell'adolescenza, è l'accettazione. Si comincia, infatti, con un primo pezzo che è la storia melodrammatica di un bambino che si stacca dalla sua famiglia, e si arriva ad una sostanziale accettazione di sé, di chi ti sta intorno e di chi vuoi essere come uomo”.
Tracklist
01. Introduction
02. Heart of nowhere
03. All through the night
04. Lifetime
05. Silver and gold
06. One more night
07. Still after all these years
08. There will come a time
09. Now is exactly the time
10. Not too late