Registrato tra Tetbury e Berlino, “Field of reeds” si avvale, come per il capitolo precedente, della produzione del confermatissimo Graham Sutton e dal punto di vista lirico va a trattare temi come la vita, la morte, la speranza e la disperazione; non a caso il titolo del disco altro non è che l’espressione usata dagli antichi egizi per descrivere il loro equivalente del paradiso. Da segnalare la presenza di due guest: Adrian Peacock e la cantante jazz portoghese Eliza Rodriguez.
These New Puritans - FIELD OF REEDS - la recensione
Recensione del 12 giu 2013
Scritto durante il tour a supporto del precedente “Hidden”, tra il 2011 e il 2012, “Field of reeds” è il terzo album firmato dai londinesi These New Puritans. Nove pezzi che, in sostanza, di “Hidden” riprendono lo spirito (art rock/post rock rarefatto e fortemente evocativo), ampliandone però le dilatazioni e dando ancora maggiormente respiro a composizioni spesso impreziosite da inserti orchestrali e finemente cesellate in quando ad arrangiamenti (talvolta ai limiti della sperimentazione, vedi l’utilizzo del magnetic resonator piano, o il campionamento del suono del battito di ali di un’aquila). In due parole un disco meno post punk e dal sapore più neoclassico e intimista.
Registrato tra Tetbury e Berlino, “Field of reeds” si avvale, come per il capitolo precedente, della produzione del confermatissimo Graham Sutton e dal punto di vista lirico va a trattare temi come la vita, la morte, la speranza e la disperazione; non a caso il titolo del disco altro non è che l’espressione usata dagli antichi egizi per descrivere il loro equivalente del paradiso. Da segnalare la presenza di due guest: Adrian Peacock e la cantante jazz portoghese Eliza Rodriguez.
Registrato tra Tetbury e Berlino, “Field of reeds” si avvale, come per il capitolo precedente, della produzione del confermatissimo Graham Sutton e dal punto di vista lirico va a trattare temi come la vita, la morte, la speranza e la disperazione; non a caso il titolo del disco altro non è che l’espressione usata dagli antichi egizi per descrivere il loro equivalente del paradiso. Da segnalare la presenza di due guest: Adrian Peacock e la cantante jazz portoghese Eliza Rodriguez.
Tracklist
01. This guy's in love with you
02. Fragment two
03. The light in your name
04. V (Island song)
05. Spiral
06. Organ eternal
07. Nothing else
08. Dream
09. Field of reeds