Paramore - PARAMORE - la recensione

Recensione del 22 apr 2013

Voto 6/10
Dopo gli sconquassi dovuti ai fondamentali cambi di line up - l’abbandono dei fratelli Farro, rispettivamente chitarra e batteria, per questioni legate ala gestione del gruppo, a loro detta troppo in balia di manager, etichetta e del mercato - i Paramore, band originaria di Franklin, Tennessee, capitanata dalla rossissima frontwoman Hayley Williams, tornano con un nuovo album d’inediti a quattro anni di distanza dall’ultimo “Brand new eyes”. Un periodo di gestazione che ha portato all’uscita di quest’omonimo “Paramore”, diciassette episodi prodotti niente meno che dal talentuoso Justin Meldal-Johnsen,( ex bassista di Beck e più recentemente all’opera sul fortunatissimo doppio “Hurry up, we’re dreaming” degli M83 di Anthony Gonzalez).

“Paramore”, il quarto album in totale, ci restituisce una band evidentemente alle prese con l’adattamento alla nuova condizione strutturale, in grado comunque di proporre un valido pop rock velatamente marchiato di punk e con qualche inserto sintetico. Un disco molto fresco e spigliato, per una formazione che ha saputo trarre il meglio da una situazione potenzialmente critica grazie a una serie di scelte azzeccate, non ultima la scelta di un produttore in grado di valorizzare le potenzialità del “neonato” trio.

Tracklist

01. Fast in My Car
02. Now
03. Grow up
04. Daydreaming
05. Interlude: moving on
06. Ain’t it fun
07. Part II
08. Last hope
09. Still into you
10. Anklebiters
11. Interlude: holiday
12. Proof
13. Hate to see your heart break
14. (One of those) Crazy girls
15. Interlude: I'm not angry anymore
16. Be alone
17. Future

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