Bombino - NOMAD - la recensione

Recensione del 15 apr 2013

Voto 8/10
Omara "Bombino" Moctar è un cantautore e chitarrista Tuareg classe 1980, originario di Agadez, in Niger. Dopo un’infanzia segnata dall’esilio forzato dalla terra d’origine per motivi politici legati alla ribellione Tuareg del 1990, Omara cresce e impara a suonare la chitarra prima come autodidatta, poi con l’aiuto del chitarrista Haja Bebe con il quale approfondisce la tecnica sulla scia di grandi nomi del rock, vedi Hendrix e Knopfler. Bebe lo inviterà poi a diventare parte della sua band con il soprannome “Bombino”, una distorsione involontaria di “Bambino”, nomignolo affibbiato a Omara vista la giovane età.

Nel 1997 Bombino torna ad Agadez dove può dedicarsi alla carriera di musicista a tempo pieno (non senza incappare in nuove difficoltà, dovute in modo particolare all’ennesima ribellione che, nel 2010, lo costringe a lasciare temporaneamente il paese): il primo album, “Agadez”, esce finalmente nel 2011. Il disco suscita un certo interesse specialmente fuori confine, grazie anche al supporto del documentarista Ron Wyman, arrivando fino all’orecchio di Dan Auerbach dei Black Keys, particolarmente colpito dall’opera. Da qui la decisione di lavorare in team: “Nomad” è il titolo del secondo album in studio firmato Bombino, una raccolta di undici pezzi inediti, prodotti appunto da Auerbach. Un ottimo esempio di musica africana di nuova generazione; un disco ispirato e di grande atmosfera, ovviamente all’insegna della sei corde.

Tracklist

01. Amidinine
02. Ahulakamine hulan
03. Azamane tiliade
04. Imuhar
05. Niamey Jam
06. Adinat
07. Her tenere
08. Imidiwan
09. Aman
10. Zigzan
11. Tamiditine

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