Stone Sour - HOUSE OF GOLD & BONES PART 2 - la recensione

Recensione del 15 apr 2013

Secondo capitolo del ciclo “House of gold and bones” per gli Stone Sour: il nuovo disco, il quinto in totale per la band di Des Moines in attività dal 1992, arriva a pochi mesi di distanza dalla pubblicazione della prima parte di questo concept album, portandone a termine “trama e svolgimento”. Al centro dell’opera, infatti, tornano le vicende del giovane protagonista, un ragazzo alle prese con il passaggio dall’adolescenza all’età adulta. Un concept di formazione dunque, descritto in questa seconda parte dal frontman Corey Taylor (Slipknot) come molto più dark rispetto al capitolo precedente: “La seconda parte è molto più scura della prima, se devo essere onesto. Oltre a essere un disco differente, è più simile alla colonna sonora di un film per molti aspetti. Musicalmente ci sono temi, introdotti nella prima parte, che ritornano e si svelano, lasciando a bocca aperta”. L’artwork di copertina del secondo disco, abbinato a quello del primo volume, crea un unico disegno che rappresenta, appunto, la "House of gold & bones" ("La casa dell'oro e delle ossa") del titolo, ed è praticamente certo che presto sarà pubblicata una graphic novel, in quattro puntate, che racconterà la medesima storia sviluppata nel corso del doppio concept album. Tra i progetti di Taylor, inoltre, c'è anche l'idea di trarre ben due film dalla storia. “House of gold and bones part II” è stato prodotto da David Bottrill, conta dodici pezzi in scaletta (tredici nella versione giapponese) e vede al basso l’ex Skid Row Rachel Bolan al posto di Shawn Economaki.

Tracklist

01. Red city
02. Black John
03. Sadist
04. Peckinpah
05. Stalemate
06. Gravesend
07. '82
08. The uncanny valley
09. Blue smoke
10. Do me a favor
11. The conflagration
12. The house of gold & bones
13. Shine (Rough demo)

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