Il Parto Delle Nuvole Pesanti - CHE ARIA TIRA - la recensione

Recensione del 08 apr 2013

A tre anni di distanza dal loro ultimo album “Magna Grecia”, tornano Il Parto delle Nuvole Pesanti.
La band calabro-emiliana è ormai in pista da oltre vent'anni e continua a portare in giro per l'Italia la propria formula folk-rock contaminata dalla canzone d'autore e suoni mediterranei. Il nuovo capitolo discografico si intitola “Che aria tira” ed è un lavoro che ancora una volta miscela linguaggi e tradizioni, argomenti e suoni. Ci sono canzoni a tema ambientalista come “La nave dei veleni”, denuncia sui profitti che le mafie hanno fatto grazie all'inquinamento (ispirata al libro “Navi a perdere” di Carlo Lucarelli) o “Crotone” che cita diversi casi di industrie che con il ricatto del lavoro hanno distrutto la salute dei cittadini (da Casale Monferrato a Bagnoli, passando per Taranto e, appunto, Crotone). Altri temi toccati sono la sicurezza sul lavoro (“Ho visto gente lavorare”), la condizione carceraria (“Vita detenuta”), ma trovano spazio anche episodi più scanzonati come la title-track, in cui vengono citati diversi personaggi ed episodi d'attualità.

Da segnalare la partecipazione della cantante turca Canceli Basak nel brano “Alì Ochalì”, storia del condottiero ottomano di origine calabrese che combatté per liberare la propria terra dalla dominazione spagnola.

Tracklist

01. Che aria tira
02. Vento di scirocco
03. Crotone
04. Ho visto gente lavorare
05. La nave dei veleni
06. Vita detenuta
07. Alì Ochalì
08. Qualcuno mi ha detto
09. Terapia sociale
10. La poltrona

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