Mamavegas - HYMN FOR THE BAD THINGS - la recensione

Recensione del 10 dic 2012

Voto 7/10
I Mamavegas sono un collettivo romano formato da sei musicisti (Marco Bonini, Emanuele Mancini, Andrea Memeo, Daniele Petrosino, Francesco Petrosino e Matteo Portelli), provenienti da ambiti musicali differenti quali il jazz, l’elettronica e colonne sonore. Il loro lavoro è iniziato nel 2010 con la pubblicazione di un primo EP intitolato “This is the day... I see”, seguito l’anno successivo dal secondo “Icon land”. Caratteristica principale dei Mamavegas è la capacità di saper fondere diversi stili musicali (e di rimando le esperienze variegate dei singoli membri) per ottenere un unico sound sicuramente personale. Ecco dunque che in questo “Hymn for the bad things” si rilevano tracce di pop, indie e folk, un mix legato da un unico concept posto ovviamente alla base dell’opera stessa: guardare a temi universalmente riconosciuti come positivi (tra cui l'amore, il successo, la bellezza, la speranza), proponendoli da un punto di vista insolito, una lente al negativo che ha l'intento di esorcizzare le paure insite in ciascuna di queste esperienze.

Tra i pezzi da segnalare l’ottima title-track, il crescendo dark folk dai toni fiabeschi di “Solid nature” e la ballata “Black fire”. Il disco si avvale della produzione artistica di Giacomo Fiorenza.

Tracklist

01. Mean and proud (Beauty)
02. Sooner or later (Time)
03. Argonauts (People)
04. The stool (Hope)
05. Solid land (Nature)
06. Black fire (Trust)
07. Tales from 1946 (Love)
08. Winter sleep (Faith)
09. Self-portrait in four colours (Happiness)
10. For the bad things (Hymn)
11. Our love (Tales from today)

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