Rival Sons - HEAD DOWN - la recensione

Recensione del 15 ott 2012

Voto 7/10
I Rival Sons sono un quartetto nato in quel di Los Angeles nel 2008. Con il primo lavoro autoprodotto “Before the fire” sono riusciti a raggiungere una certa popolarità, aprendo anche show per AC/DC e Kid Rock.

Ma è con il secondo album “Pressure of time”, il primo per la Earache, che riescono a conquistare davvero la notorietà, grazie a brani abbinati a spot, aperture per Judas Priest ed Evanescence ed effettuando il loro primo tour europeo.
“Head down” è quindi l'album della consacrazione per la band californiana. Un disco compatto che è dichiaratamente ispirato al sound hard-rock di formazioni simbolo dell'epoca d'oro come Led Zeppelin, Cream, Cactus, Free, ma nel quale si trovano anche accenni di psichedelia più legati agli ultimi Beatles.

Tracklist

01. Keep on swinging
02. Wild animal
03. You want to
04. Until the sun comes
05. Run from revelation
06. Jordan
07. All the way
08. The heist
09. Three fingers
10. Nava
11. Manifest destiny part 1
12. Manifest destiny part 2
13. True

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