Bill Fay - LIFE IS PEOPLE - la recensione
Recensione del
29 ago 2012
Voto 7/10
Jeff Tweedy dei Wilco ha dichiarato i suoi dischi lo hanno influenzato più di qualunque altro. Gli Okkervil River lo hanno definito “la coscienza del rock”. I Current 93 hanno eseguito moltissime volte dal vivo “Time of the last persecution”. Eppure il nome di Bill Fay è praticamente sconosciuto al grande pubblico.
Il cantautore inglese cominciò a suonare a metà degli anni Sessanta, stampando poi due album: “Bill Fay” nel 1970 e l'anno successivo “Time of the last persecution”, entrambi non ricambiati da un grande successo di vendite.
Di lui non si hanno più notizie fino al 2004 quando vengono pubblicati alcuni demo e canzoni inedite, mentre l'anno successivo ecco “Tomorrow, tomorrow & tomorrow”, scritto negli anni Settanta e rimasto inedito fino a quel momento.
Nel 2010 esce una raccolta intitolata “Still some light”, un mix di episodi vecchi e nuovi ed ora, dopo oltre quarant'anni, vede la luce un nuovo disco di inediti di Bill Fay.
“Life is people” è un lavoro in cui emergono le capacità compositive di Bill, con riferimenti ad artisti come Leonard Cohen e David Bowie e sonorità in bilico tra rock anni Settanta (spicca l'organo Hammond), atmosfere british e blues.
Da segnalare una cover di “Jesus etc.” dei Wilco, con una breve partecipazione dello stesso Jeff Tweedy.
Tracklist
01. This is a valley
02. Big painter
03. The never ending happening
04. This world
05. The healing day
06. City of dreams
07. Be at peace with yourself
08. Jesus etc.
09. Empires
10. Thank you Lord
11. Cosmic concerto (life is people)
12. The coast no man can tell